Movimenti e associazioni si uniscono in questo 24 aprile per il Digital Strike e lanciano #RitornoAlFuturo, una campagna ideata da Fridays For Future e condivisa con le principali organizzazioni ambientaliste e i movimenti della società civile. L’obiettivo è costruire un’ondata di partecipazione per spingere l’Italia verso una ricostruizione attenta all’ecologia e alla giustizia sociale dopo la pandemia.
La transizione ecologica è la strada migliore per rilanciare l’occupazione e redistribuire benessere, creare lavoro ed evitare che nuove crisi dovute al riscaldamento globale si abbattano su di noi.
La coalizione promotrice, che vede uniti Fridays For Future, Terra!, Greenpeace, Legambiente, WWF e la Campagna Stop TTIP Italia – mentre l’elenco delle adesioni è ancora in aggiornamento – propone un appello in 7 passaggi per uscire dalla crisi ecologica e sanitaria: l’insieme di questi punti delinea un grande piano di investimenti pubblici che ci consenta di abbandonare i combustibili fossili per passare alle energie rinnovabili, che porti all’efficientamento energetico di tutti gli edifici del paese, che rivoluzioni la nostra agricoltura e la nostra mobilità, che punti sul welfare e sulla sanità, mettendo il bene della comunità di fronte a qualunque interesse privato o ad inique misure di austerity. Occorre salvare tutti coloro che sono in pericolo a causa delle conseguenze della crisi sanitaria, e vincolare gli aiuti alle grandi aziende ad un reale piano di riconversione. Occorre abbandonare anacronistici progetti di nuove infrastrutture per il fossile e trattati di libero scambio, investendo al contempo in uno storico programma di contrasto al cambiamento climatico.