Terra! parte per le isole Svalbard per raccontare la biodiversità

Pubblicato da Redazione

il 02/03/2024

Giorno 2 marzo (scorri in basso per leggere dove tutto è cominciato!)

Siamo tornati da un'esperienza incredibile!

Abbiamo esplorato i confini della Terra, tra i ghiacci dell'Artico, trasportati dagli occhi del nostro Fabio Ciconte.

Alle isole Svalbard, abbiamo seguito con emozione la consegna dei semi italiani in una delle Banche del germoplasma più importanti del mondo. Un viaggio necessario, per chi come noi si occupa di tutela di biodiversità e di agricoltura. Vedere da vicino il Global Seed Vault, un vero e proprio caveau sotterraneo incastonato nei ghiacci, dove sono conservati i semi provenienti da tutto il mondo, è stata un'emozione incredibile.

Il Seed Vault ha preso in custodia per la prima volta alcuni semi del nostro Paese: sette tipi di cereali prelevati dai ricercatori della Banca di germoplasma di Bari tra i più di 150mila semi diversi raccolti nel Mediterraneo nel corso degli ultimi cinquant'anni. Un momento storico, che dovevamo raccontare!

Condividere questo avvenimento, salutato da una vera e propria cerimonia ufficiale, è stato un privilegio. Quando si parla di sicurezza alimentare, infatti, la mente non corre subito a questa enorme struttura o alle tante Banche dei semi sparse per il mondo. E invece il futuro della nostra agricoltura, quindi del cibo che arriva sulle nostre tavole, passa proprio da qui. Oggi infatti l'agrobiodiversità è a rischio, e la sua tutela è la chiave per immaginare un' agricoltura e un futuro diversi per tutte e tutti noi.


Giorno 24 Febbraio

Tra poche ore comincia il viaggio di Terra! nella terra abitata più a Nord del Pianeta.
Stiamo per partire per l’ultimo avamposto abitato prima del Polo Nord, importantissimo per la salvaguardia della biodiversità della nostra Terra. 
Con il nostro direttore Fabio Ciconte, accompagnato dal figlio Lorenzo, voleremo a 800 chilometri a nord della Norvegia, nell’arcipelago delle isole Svalbard, dove il 60% del suolo è ricoperto da ghiacci.

Nella capitale, a Longyearbyen, nel 2008 ha aperto le sue porte il Global Seed Vault, il deposito dei semi più grande e importante al mondo. Una riserva sotterranea in cui sono custoditi semi provenienti da tutto il globo, allo scopo di preservarli e custodirli da conflitti, carestie e cambiamenti climatici.

È la seconda volta che partiremo per questa destinazione. Nei mesi di scrittura di Chi possiede i frutti della Terra, il terzo libro del direttore pubblicato nel 2022 per Editori Laterza, i suoi occhi ci avevano già portato qui, per raccontare i limiti di un modello agricolo che ha ridotto di moltissimo la biodiversità, mettendo a rischio la stessa produzione di cibo. Un modello che quindi ha avuto bisogno di dotarsi di luoghi come questi, di “banche” pressoché inaccessibili dai protocolli molto rigidi, per fare in modo che questi semi resistano nei secoli a venire e assicurino l’approvvigionamento alimentare dell’umanità per sempre.

Nei prossimi giorni Fabio sarà a Longyearbyen per assistere alla consegna di alcuni semi che partiranno dall’Italia, dalla Banca del Germoplasma di Bari, una delle più antiche al mondo. Una notizia importantissima, perché l'Italia conserva moltissimi semi di cereali ed è importante che arrivino nello scrigno della biodiversità mondiale.

Il viaggio sarà anche l’occasione per capire lo stato di queste isole, luoghi profondamente simbolici anch’essi sotto minaccia dei cambiamenti climatici. Uno dei motivi per cui è stato deciso di costruire qui questo deposito sono proprio le basse temperature, necessarie alla conservazione dei semi. Ma negli ultimi anni, il surriscaldamento globale sta mettendo a rischio la stessa esistenza del Seed Vault e quindi dei semi che dovrebbero assicurarci la sopravvivenza.


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