Oltre gli allevamenti intensivi: la nostra pdl per una transizione ecologica degli allevamenti

Pubblicato da Redazione

il 22/02/2024

Terra!, insieme a Green Peace, WWF, Lipu e ISDE, presenta una proposta di legge per fermare con una moratoria l’espansione degli allevamenti intensivi e avviare un Piano nazionale di riconversione del settore zootecnico in chiave agro ecologica.

Oggi, 22 febbraio, le cinque associazioni hanno presentato in conferenza stampa la norma “Oltre gli allevamenti intensivi. Per una transizione agro-ecologica della zootecnia” (Leggila qui).

Le recenti proteste degli agricoltori e la crisi climatica in corso ci costringono a rivedere l’attuale modello di produzione della carne e del cibo. Gli eventi climatici estremi sempre più frequenti e le pesanti ricadute sulla qualità dell’aria, dell’acqua e del suolo impongono la ricerca di una nuova efficienza alimentare che prediliga produzioni a più basso consumo di risorse e con minori impatti ambientali, sociali e sanitari.

A sostegno dell’iniziativa, durante l’evento di presentazione sono intervenuti Federica Ferrario, responsabile Agricoltura Green Peace, portavoce delle realtà proponenti; Francesco Romizi di ISDE – Medici per l’ambiente e Maura Cappi, portavoce del comitato G.A.E.T.A di Schivenoglia (MN), uno dei comitati locali nati contro gli allevamenti intensivi. Per la parte politica, sono intervenuti Eleonora Evi, deputata di Alleanza Verdi Sinistra e segretaria dell’intergruppo parlamentare per i diritti degli animali ; Chiara Gribaudo, deputata del Partito Democratico; Andrea Orlando, deputato (PD); Carmen Di Lauro, deputata del Movimento 5 Stelle e Michela Vittoria Brambilla, deputata di Noi Moderati e presidente dell’intergruppo parlamentare per i diritti degli animali.

La proposta di legge, tra le altre cose, punta a rendere protagonista le piccole aziende agricole zootecniche, incoraggiando la transizione ecologica di quelle grandi e medie attraverso un piano di riconversione del sistema zootecnico italiano finanziato con un fondo dedicato e prevedendo una moratoria all’apertura di nuovi allevamenti intensivi e all’aumento del numero di animali allevati in quelli esistenti.

L’obiettivo è promuovere la transizione ecologica del settore zootecnico, riconoscendo il giusto prezzo ai piccoli produttori, garantendo ai consumatori l’accesso a cibi sani e di qualità, secondo i valori positivi del “Made in Italy”, riconoscendo i diritti delle lavoratori e lavoratrici del comparto, oggi reclutati perlopiù da cooperative esterne che molto spesso violano i contratti provinciali di settore, come abbiamo raccontato nel nostro report “Cibo e sfruttamento. Made in Lombardia”.

Leggi il Manifesto Pubblico “Oltre gli allevamenti intensivi” QUI

Leggi il Comunicato Stampa QUI

Il comparto agro-zootecnico soffre infatti di grandi iniquità: l’80% dei fondi europei per l’agricoltura italiana finisce attualmente nelle casse di appena il 20% dei beneficiari. Il sistema, di fatto, penalizza le piccole aziende e favorisce quelle di maggiori dimensioni: secondo dati Eurostat, in poco più di dieci anni (tra il 2004 e il 2016) l’Italia ha perso oltre 320 mila aziende, ha assistito a un calo del 38% delle aziende più piccole, a un aumento del 23% di quelle più grandi e del 21% di quelle molto grandi.

L’enorme numero di animali allevati in modo intensivo nel nostro Paese, più di 700 milioni all’anno, richiede un grande uso di risorse, spesso sottratte al consumo diretto umano: due terzi dei cereali commercializzati nell’Unione Europea diventano mangime e circa il 70% dei terreni agricoli europei è destinato all’alimentazione animale, principalmente a coltivazioni come il mais che richiede tantissima acqua, una risorsa sempre più scarsa.

Con questa pdl quindi vogliamo proporre una riconversione ecologica e sociale, che vada a beneficio degli ecosistemi, delle comunità che abitano i territori e del tessuto aziendale di piccole e medie imprese, che sono il cuore della nostra agricoltura! Temi di cui, alla luce delle recenti proteste in piazza, oggi secondo noi la politica dovrebbe mettere al centro della propria agenda. 

L'intervista di Fabio Ciconte a Il Fatto Quotidiano.it

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