Parlamento Ue: Sui nuovi OGM via libera alla deregolamentazione

Pubblicato da Redazione

il 07/02/2024

fragola geneticamente modificata

Il Parlamento Europeo ha dato il via libera alla proposta di deregulation degli organismi geneticamente modificati ottenuti con le New Genomic Techniques. Passa così, con 307 voti a favore e 263 voti contro, il Rapporto Polfjärd, dal nome della eurodeputata polacca del PPE Jessica Polfjärd, che ha presentato la relazione sulla proposta di deregolamentazione.

Un atto gravissimo, che arriva dopo il voto a favore della Commissione Ambiente del Parlamento Ue e che apre la strada all'abolizione della valutazione del rischio per gli Organismi geneticamente modificati (OGM) ottenuti tramite le New Genomic Techniques (NGT). Fortunatamente, sono stati mantenuti gli obblighi di tracciabilità ed etichettatura grazie a emendamenti presentati da Socialdemocratici e Verdi.

Anche questa approvazione va letta nella cornice delle proteste che agitano i paesi europei e nell'ambito di una vera strategia di smantellamento delle politiche green, considerate l'origine di tutti i problemi del comparto. Noi sappiamo che non è così e che le proteste sono strumentalizzate da forze dell'agroindustria e da forze politiche che invece intendono raggiungere proprio risultati come quello di oggi.

“Di fronte alle proteste in atto, gli europarlamentari che hanno gettato alle ortiche tutte le misure del Green Deal europeo hanno ceduto anche su questo fronte, annullando 20 anni di approccio basato sul principio di precauzione – afferma la Coalizione Italia Libera da OGM* – Il voto di oggi non risolve i problemi di un regolamento che indebolisce la normativa sugli organismi geneticamente modificati, anche se grazie alla comprensione di una parte del Parlamento è stato posto qualche limite ai danni che la proposta iniziale avrebbe potuto fare”.

La palla ora passa agli stati. Perché il nuovo regolamento sulle NGT entri definitivamente in vigore, infatti, serve un parere del Consiglio dell’UE, cioè dei Ministri dell’Agricoltura degli stati membri, che potrebbe anche peggiorare il testo uscito oggi dal Parlamento. Successivamente, si avvierebbe il negoziato a tre fra Parlamento, Consiglio e Commissione. Al Consiglio il parere deve passare a maggioranza qualificata, cioè di almeno il 55% dei 27 paesi che rappresentino almeno il 65% dei cittadini europei. In un tentativo fatto a novembre 2023, questa maggioranza non è stata raggiunta e il parere è stato rinviato.

La Coalizione Italia Libera da OGM chiede quindi a tutti i Ministri dell’Agricoltura d’Europa di non approvare il regolamento e mantenere le NGT regolamentate secondo la normativa vigente, tutelando i produttori, i consumatori e l’ambiente.

*La Coalizione Italia libera da Ogm raggruppa:

Associazione Consumatori Utenti, Agorà degli Abitanti della Terra, AIAB, AltragricolturaBio, ASCI, AssoBio, Associazione per l’agricoltura biodinamica, Associazione rurale italiana, Attac Italia, Centro Internazionale Crocevia, Coltivare Condividendo, Coordinamento ZeroOgm, CUB, Custodi di semi, Deafal, Egalité, Equivita, European Consumers, Fairwatch, Federazione Nazionale Pro Natura, Federbio, FIRAB, Fondazione Seminare il Futuro, Greenpeace, ISDE, Legambiente, LIPU, Navdanya International, RIES, Ress, Seed Vicious, Slow Food Italia, Associazione Terra!, Terra Nuova ONG, Transform! Italia, USB, Verdi Ambiente e Società, WWF

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