Pubblicato da Redazione
il 28/07/2025
Anche in Friuli Venezia Giulia, le istituzioni si mobilitano per contrastare il caporalato. In consiglio regionale è infatti stato approvato un emendamento nel Disegno di legge n. 57 “Assestamento di bilancio 2025-2027” destinato alla realizzazione di un Osservatorio regionale di contrasto al fenomeno del caporalato, con particolare interesse al settore dell'agricoltura.
Scarica "Gli ingredienti del caporalato - Il caso del Nord Italia"
A presentare l'emendamento, il consigliere Furio Honsell del gruppo Open FVG, che ha definito l'approvazione dell'emendamento "Un passo avanti significativo, una battaglia di civiltà, che punta a contrastare in modo strutturale lo sfruttamento lavorativo, in particolare nel settore agricolo".
L’Osservatorio svolge funzioni di monitoraggio, analisi e proposta in materia di prevenzione e contrasto del lavoro irregolare e dello sfruttamento lavorativo, con attenzione alle condizioni contrattuali, abitative e di trasporto dei lavoratori stagionali e migranti. L'organo sarà composto dai rappresentanti della Regione, dalle organizzazioni sindacali e datoriali del settore agricolo, degli enti locali, degli enti ispettivi, dei Centri per l’impiego, dell’Osservatorio regionale antimafia e degli altri soggetti pubblici e privati con competenze in materia di lavoro, legalità e inclusione sociale. Per farlo funzionare, la regione ha riservato un budget di circa 60 mila euro per il 2025.
Anche in Friuli Venezia Giulia, quello agricolo è un settore di grande valore, noto per produzioni vitivinicole di eccellenza, dove però abbiamo trovato elementi di criticità: dalla presenza di false partite IVA alla iniqua redistribuzione dei prezzi lungo la filiera vitivinicola. Il Friuli Venezia Giulia rappresenta inoltre un unicum sul piano del reclutamento del lavoro in agricoltura, in quanto è la regione di arrivo della cosiddetta "rotta balcanica", quel tragitto compiuto da migliaia di cittadini stranieri, che partono dall'Asia, arrivano nel Mediterraneo e provano a raggiungere l'Europa centrale. La presenza schiacciante di migranti sul territorio, disposti anche a lavorare pochi giorni nel comparto agricolo, ha acuito le sacche di irregolarità. Nel nostro recente report "Gli ingredienti del caporalato- Il caso del Nord Italia", abbiamo raccolto interviste di lavoratori e imprenditori agricoli, facendo conoscere un volto del Nord Est sconosciuto ai più.
L'istituzione di un Osservatorio è per questo una notizia importante, che spinge le istituzioni a interrogarsi sulle soluzioni per prevenire e contrastare lo sfruttamento in agricoltura e a ridare dignità all'intera filiera agroalimentare.