La produzione di frutta e verdura rappresenta uno dei più importanti settori del Made in Italy. Ma oggi è in profonda crisi: negli ultimi 20 anni abbiamo perso 25 mila ettari di aranceti e 12 mila coltivati a pere. Dal 2015 al 2020 la produzione di kiwi è crollata del 25%.
La causa principale è la crisi climatica, unita alla tendenza dei supermercati a commercializzare solo prodotti esteticamente perfetti.
Questa pratica sta mettendo in ginocchio il settore agricolo, che vede crescere enormemente la quota di prodotti di piccolo calibro o con lievi imperfezioni estetiche.
Con il rapporto “Siamo alla frutta”, denunciamo l’insostenibilità delle normative e l'ossessione della grande distribuzione per l'estetica dei prodotti, che sta uccidendo l'agricoltura italiana.
Abbiamo lanciato una campagna per sollecitare istituzioni e GDO ad invertire la rotta. Sostienila!
Il settore delle pere, che ha il suo cuore economico in Emilia-Romagna, è in forte crisi a causa della riduzione dei redditi e delle superfici.
In Italia, dal 2000 a oggi c’è stata una riduzione da 42.000 a 30.000 ettari coltivati. Solo nella regione Emilia-Romagna, sono andati persi 6.000 ettari negli ultimi 15 anni.
Secondo i diversi operatori, le cause sono diverse e sono legate direttamente o indirettamente ai mutamenti climatici: gli inverni troppo caldi e le improvvise gelate; l’aumento delle specie invasive come la cimice asiatica; l’impossibilità di utilizzare alcune molecole ......
Oggi l’Italia è il secondo produttore di mele in Europa dopo la Polonia. Si tratta di una produzione stabile, che si attesta intorno ai 2 milioni di tonnellate, su una superficie di 53.000 ettari.
A differenza delle altre filiere, quella delle mele sembra l’unica che negli anni sia riuscita a resistere alle oscillazioni della produzione e a stabilire un rapporto più equo con la GDO.
Ad ospitare la filiera è il Nord-Est, con il Trentino-Alto Adige che vanta il 50 per cento della superficie coltivata e il 68 per cento della produzione. Che il comparto funzioni è visibile anche dal valore delle esportazioni, che in Italia arriva a 800 milioni di euro, mentre le importazioni raggiungono appena i 50 milioni di euro......
Anche le arance risentono della generale crisi che investe il settore, per quel che concerne il calo degli ettari e della produzione. Si è passati dai 107.000 ettari del 2000 agli 82.000 del 2019. Nel ventennio, la produzione agrumicola è scesa da 3 milioni a 2,6 milioni di tonnellate. Una riduzione preoccupante, esacerbata dal virus della tristeza, particolarmente violento nelle province di Siracusa e Catania.
I fattori ambientali hanno un peso innegabile, ma sono le pratiche di acquisto della GDO ad aver innescato la crisi cronica di questa filiera, esacerbata nel 2020-21.
Durante questa annata, la produzione è stata abbondante, ma la siccità che ha colpito le regioni del Sud ha portato allo sviluppo di prodotti più piccoli del solito, poco apprezzati dai ...
Negli anni, l’Italia è diventata il terzo produttore mondiale dopo la Cina e la Nuova Zelanda, ma oggi anche questa produzione è in crisi.
Dal 2014 al 2019 la produzione nazionale si è ridotta di quasi 100.000 tonnellate.
Fattore scatenante , la moria dei kiwi, una patologia che porta ad un graduale deperimento fino alla morte della pianta, la cui origine è ancora oggetto d’indagine, ma che secondo uno studio del CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), potrebbe essere causata dai cambiamenti climatici....