Ambiente e Agricoltura: I rischi della polarizzazione e una nuova alleanza per la Terra
Il report “La transizione tradita – Come l’agroindustria ha fermato il Green Deal in agricoltura” analizza e ricostruisce lo smantellamento delle regole minime di tutela ambientale operato dalle istituzioni europee e dalle lobby dell’agroindustria negli ultimi tre anni per arrivare a una verità: non può esserci agricoltura possibile su un pianeta devastato dalla crisi climatica.
Ecco perché la polarizzazione tra ambiente e agricoltura non può esistere su un piano di realtà, ma solo di strumentalizzazione politica.
Abbiamo il dovere di restare ottimisti e di credere in una trasformazione del pianeta e dell’agricoltura, ma oggi il futuro del comparto è sotto attacco. E i segnali sono ovunque:
- La Direttiva Green Claims, sulle dichiarazioni ambientali delle aziende, soprannominata anche “anti green washing”, dopo mesi di discussioni potrebbe essere ritirata, perché la posizione negoziale attuale sarebbe troppo distante dalla proposta originaria messa sul tavolo della Commissione;
- Le modifiche alla Politica agricola comune (PAC) introdotte nel maggio 2025 dal cosiddetto “pacchetto Omnibus” hanno indebolito i vincoli ambientali, hanno ridotto i controlli e hanno conferito maggiore potere agli stati;
- Il SUR (Sustainable Use of pesticides regulaation) – il Regolamento sull’uso sostenibile dei pesticidi – è stato ritirato. Le pressioni di vari stati membri e di lobby agricole hanno affossato uno dei pilastri legislativi più importanti del Green Deal e della strategia Farm to Fork;
- Nel novembre 2023, la Direttiva Emissioni, che stabilisce norme per prevenire e ridurre l’inquinamento atmosferico, idrico e del suolo derivante da grandi impianti industriali e allevamenti intensivi, è passata con la totale esclusione degli allevamenti bovini. La nuova Direttiva 1785/2024 è stata estesa agli allevamenti che contano più di 1.200 suini (la soglia era fissata a 2.000). Per gli avicoli è rimasta invariata la soglia di 40.000 polli da carne, mentre per le galline ovaiole si è ridotta a 21.500;
- Sono stati alleggeriti quasi tutti i vincoli della Nature restoration law, un regolamento che vuole ripristinare le aree naturali degradate, ed è stata inserita una misura d’emergenza che in circostante particolari consentirà di sospendere gli obiettivi relativi in campo agricolo;
- Ad aprile 2024, è stata approvata il nuovo Regolamento Ue sugli imballaggi, ma forti pressioni industriali hanno portato all’alleggerimento di alcuni divieti su imballaggi monouso, come quelli dell’insalata in busta (IV gamma) che restano autorizzati.
Lo smantellamento progressivo delle norme ambientali minime, sotto la pressione dell’agroindustria e di alcune forze politiche, compromette gravemente il futuro dell’agricoltura e della produzione alimentare.
Per questo crediamo fermamente che serva una nuova alleanza tra agricoltura e ambiente che superi questo contrasto alimentato strumentalmente.
Bisogna siglare un nuovo patto sociale e ambientale, per costruire una nuova società e nuova visione del futuro basata sul cibo.
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