Pubblicato da Redazione
il 02/09/2025
Il 31 agosto è partita la Global Sumud Flotilla, la missione solidale internazionale diretta a Gaza, volta a portare aiuti umanitari alla popolazione civile palestinese tenuta sotto assedio dall'esercito e dal governo israeliano di Benjamin Netanyahu.
Anche Terra! segue ed è al fianco di questa operazione, la più grande iniziativa umanitaria indipendente mai partita finora per sostenere la popolazione palestinese. Da anni i palestinesi subiscono soprusi e attacchi nel loro territorio e in pochi mesi la guerra e la carestia hanno provocato la morte di almeno 20mila bambini e 40mila altri civili.
Lottare contro questo genocidio in corso vuol dire lottare contro la più grande forma di oppressione, quella che punta a cancellare un popolo e una identità. Con il suo lavoro quotidiano, Terra! dimostra da sempre quanto sia importante tenere insieme alcune battaglie apparentemente lontane. Lottare per l'ambiente e per la preservazione della terra vuol dire lottare anche per l'autodeterminazione di ogni popolo a esistere, vuol dire essere contro ogni forma di vessazione.
Essere vicini alla popolazione di Gaza vuol dire stringersi in un sentire comune.
La Flotilla punta a violare il blocco navale imposto dal governo israeliano alla popolazione che vive nella Striscia di Gaza -a cui è vietato da tempo pescare e farsi il bagno- e portare aiuti alimentari, viste le tantissime vittime provocate anche dal sistema di distribuzione di cibo messo in piedi dal governo di Netanyahu.
Il cibo e l'agricoltura del popolo palestinese sono tra i bersagli dell'esercito israeliano. All'inizio di agosto, come abbiamo raccontato qui, l'esercito ha attaccato l'Unità di Moltiplicazione dei Semi della Banca dei semi dell'Unione dei Comitati di Lavoro Agricolo (UAWC), in Cisgiordania.
Il 31 agosto, da alcuni porti del Mediterraneo sono partite già le prime navi della missione, da Genova e da Barcellona (ma le navi partite da Barcellona hanno dovuto fare ritorno a casa dopo poche ore, a causa delle condizioni meteo molto pericolose per l'equipaggio), cariche di tonnellate di cibo. Solo nella città di Genova, dove Terra! è scesa in piazza per salutare la partenza delle navi la sera del 30 agosto, in cinque giorni sono state raccolte 300 tonnellate di cibo.
La Flotilla è composta da 40 barche su cui partiranno 44 delegazioni provenienti da tutto il mondo. Oltre alle navi partite il 31 agosto, il 4 e il 7 settembre ci saranno nuove partenze, da Tunisi e dal porto di Catania.
Le probabilità che la missione abbia successo purtroppo non sono altissime. A poche ore dalla partenza delle navi, il ministro israeliano della sicurezza nazionale Itaman Ben Gvir ha minacciato che "Israele tratterà con i volontari della Global Sumud Flotilla come fossero terroristi". Una dichiarazione che conferma la linea del governo israeliano, contro cui a mancare è una vera risposta dei governi occidentali.
Ma crediamo che l'azione collettiva della società civile possa rompere il silenzio su questo dramma, che rischia di polverizzare un popolo e un'intera regione.
Foto del Global Movement to Gaza Italia